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Si pensa come si vive

By 20 Ottobre 2014 Marzo 29th, 2018 No Comments

Si pensa come si vive (Demostene)pensaIl nostro più potente strumento pesa circa un chilo e mezzo, è grigio e lo portiamo sempre con noi: il nostro cervello.

Voi guidate di sicuro una macchina, lavate i piatti con una lavastoviglie, telefonate con il cellulare, navigate qua e là su Internet, create da soli i vostri video delle vacanze, guardate la televisione e ascoltate la musica registrata su CD. (…)

(…)Voi possedete anche un cervello. E lo usate, più spesso di quanto credete – in ogni caso più spesso di tutte queste macchine e apparecchiature -, per orientarvi nella vita e procurarvi di tanto in tanto un piccolo momento di felicità. Ma, finora, un’occhiata alle istruzioni per l’uso del vostro cervello non l’avete data. Perché?
Se eravate dell’idea che il vostro cervello funzionasse perfettamente da solo, purtroppo vi stavate sbagliando. Il cervello funziona con l’aiuto dei circuiti di cui è dotato. La qualità dei circuiti interni e la possibilità che siano applicati per risolvere problemi dipendono fondamentalmente dal modo in cui avete usato il vostro cervello fino a questo momento.(…)

(…)Tutto ciò che si è avuto in regalo, e che non sia una cosa morta, ma vive e si sviluppa – come ogni bambino, ogni relazione con un’altra persona, ma anche con il vostro cane o il vostro orto – ha bisogno di particolare attenzione e di cura coscienziosa. Per il cervello è lo stesso.
(Gerald Huther, neurologo – Il Cervello compassionevole)

Aver cura del cervello. Sì, ma come? Beh, innanzitutto, dipende da com’è impiegato, nutrito e allenato. Buone letture, musica, buoni film, conversazioni con persone interessanti, praticare degli hobby (sport o arte), sono tutte attività che sicuramente aiutano anche a pensare meglio.

Applicare la propria intelligenza alla risoluzione di problemi è un altro potente esercizio per allenare la mente. Sappiamo che tendiamo a pensare per modelli, schemi, che sono utili, ma possono anche essere limitanti quando affrontiamo problemi nuovi: Non so chi ha scoperto l’acqua, ma non fu un pesce, la frase di McLuhan ricorda che dobbiamo guardare oltre quello che ci appare evidente se vogliamo trovare soluzioni nuove e creative. La creatività più che un risultato è un processo che passa attraverso una fase di preparazione, ossia studio del problema, generazione d’idee, una fase d’incubazione, nella quale ci affidiamo al nostro inconscio per rielaborare quanto acquisito, cui segue il momento del “aha!” dove l’idea giusta viene a galla e infine la fase di esecuzione in cui l’idea è attuata.

Non tutti i problemi richiedono creatività e originalità, ma tutti i problemi sicuramente richiedono un’analisi e una definizione del problema stesso, molto precisa, fase che tendenzialmente cerchiamo sempre di accorciare o addirittura saltare poiché vorremmo subito arrivare alla soluzione. Quest’ultimo è un errore fatale nel processo di problem solving perché rischiamo di risolvere il problema sbagliato oppure di non risolverlo per nulla. La capacità di risolvere i problemi in modo strutturato è sicuramente una delle competenze più importanti per chi ha un ruolo di responsabilità ed è purtroppo spesso la più trascurata.

Un mito è quello secondo il quale solo persone dotate possono essere creative. Non è assolutamente vero. La creatività è in ognuno di noi, va coltivata e sviluppata, come qualsiasi altra caratteristica tipicamente umana. Lo stesso vale per le capacità di risoluzione dei problemi, ci sono delle tecniche che si possono imparare e come sempre con l’esercizio e la pratica costante si possono migliorare e sviluppare.

Lo sviluppo delle potenzialità del nostro cervello è strettamente collegato a un altro principio: quello della pratica, continua e costante. La parola giapponese “SHUGYO” indica l’impegno che dura tutta la vita nell’esercizio di una data arte. L’obiettivo di questo allenamento è la trasformazione del corpo, della mente e dello spirito. Ed è tipico di tutte le arti giapponesi, dalla calligrafia, alle arti marziali, alla cerimonia del te, essere attività che non hanno lo scopo di produrre oggetti o azioni, ma di migliorare, chi le pratica, come persona. Recenti studi hanno provato che i cosiddetti “geni” sono caratterizzati da quello che viene chiamato “esercizio intenzionale”: una pratica costante e continua che cerca sempre di superare la prestazione precedente, portando così il praticante a migliorare costantemente.

Concentrazione, pratica costante, impegno, curiosità, sono tutti atteggiamenti e modalità che possono aiutarci a migliorare le enormi potenzialità del nostro cervello.

Un esperto è un uomo che ha smesso di pensare. Perché dovrebbe pensare? E’ un esperto?” sosteneva Frank Lloyd Wright, uno dei più influenti architetti del XX secolo, ed è proprio così: quando ci crediamo esperti in qualcosa, smettiamo di farci domande e ci accontentiamo delle nostre conoscenze, credendo, erroneamente, che possano risolvere tutti i problemi. E molte volte il problema non si risolve oppure non riusciamo a vedere la soluzione. La nostra competenza è diventata il nostro limite. Quindi, chi vuole davvero sviluppare le proprie abilità, deve avere un atteggiamento di umiltà, consapevole che per quanto ampie siano le sue conoscenze, sono nulla rispetto a tutto lo scibile umano.

Questi pochi esempi spiegano perché si pensa come si vive: quanto il modo con cui affrontiamo i problemi, apprendiamo e seguiamo il processo giusto influenza proprio il nostro modo di pensare.

(…)Il pensiero è la nostra energia suprema, e i pensieri, adeguati a ogni circostanza, sono determinanti nella conduzione della nostra vita. Se non pensassimo saremmo semplici vegetali; se non cercassimo di usare un minimo della nostra capacità di raziocinio, puri animali.(…)
(…)In un mondo in cui il denaro è lo strumento più potente da possedere e di cui disporre, in cui praticamente tutto ha un prezzo e per tutto bisogna pagare, la capacità che decide, dirige e conduce ogni cosa – il potere di pensare – è un dono naturale. Tutti noi lo possediamo e, come tutto ciò che proviene dalla natura, in principio non costa assolutamente nulla: è gratis. (Joaquin Lorente – Pensa è gratis)

Una bella fortuna, no? Possediamo uno strumento infinitamente potente, è un peccato non riuscire a usarlo bene! E per citare John Nash: “Forse è bello avere una grande intelligenza ma il dono più grande è scoprire un grande cuore.

Grande intelligenza e grande cuore e … sono nostri, gratis!
Buona settimana.
Massimo

 

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