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RE_THINK! 4

By 1 Giugno 2014 Marzo 29th, 2018 No Comments

RE_THINK! number 4.

IMMAGINAZIONE

MAX4

“L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata; l’immaginazione abbraccia il mondo.” (A.Einstein)

Qualsiasi cosa mai costruita o realizzata, sia essa un prodotto, un servizio, un’azienda o un’opera d’arte, è stata prima nella mente di qualcuno. L’immaginazione precede il fare.
La creatività è la realizzazione dell’idea ed è collegata al fare. Se la cosa immaginata non si traduce in un artefatto non si può parlare di creatività. Per artefatto intendiamo non solo l’oggetto ma anche un’idea, un concetto, una domanda. L’innovazione è la creatività che ha uno scopo utile.

Uno dei miti che ancora sopravvivono è che la creatività sia una dote innata, in realtà non è così. Tutti siamo in qualche modo creativi quando affrontiamo problemi vecchi e nuovi in modo originale e questo naturalmente capita tutti i giorni, anche nella vita privata.

Basta guardare un qualsiasi bambino per capire che la creatività è alla portata di tutti; purtroppo un sistema educativo prima e professionale poi, che non coltivano questa competenza, portano le persone a pensare che sia un talento che non tutti hanno. Convinzione che ben si adatta a essere una potente razionalizzazione (scusa) per non acquisire quest’importante competenza e non fare gli sforzi che tale apprendimento comporta.

Come possiamo aumentare la nostra creatività?
Intanto ponendoci più domande, coltivando l’innata curiosità dell’essere umano.
Esplorando nuove strade.
Commettendo degli errori, consapevoli del fatto che solo chi non fa nulla non commette errori. Provando e riprovando e imparando da quello che non ha funzionato perché in realtà abbiamo comunque fatto una scoperta: che così non funziona e da lì possiamo ripartire per fare meglio.

“Sei oggi dove i tuoi pensieri ti hanno portato; sarai domani dove i tuoi pensieri ti porteranno.” (J.Allen) Cambiamo, quindi, i pensieri …
Se questo è vero a livello personale, lo è ancor di più per quanto riguarda la vita delle aziende.

E’ sorprendente vedere come persone, che dicono o pensano di non essere creative, se messe nelle condizioni giuste e con un minimo di strumenti, riescono davvero a fare grandi cose.

Ecco qualche esempio delle azioni che si potrebbero implementare:

a) Cambiare sistemi e processi che inibiscono la creatività e uccidono l’innovazione.
b) Creare ambienti che non siano “colpevolizzanti”, dove vi siano tempi e spazi di libertà per sperimentare.
c) Aprirsi al mondo e dare alle persone la possibilità di ampliare le proprie vedute e le proprie esperienze. Solo dal magma iniziale disordinato di molte idee, può arrivare quella giusta, quella che fa davvero la differenza.
d) Affrontare i problemi quotidiani sia con metodi finalizzati alla ricerca della soluzione con un processo strutturato e non con il tamponamento;
e) Costituire team inter-funzionali per generare idee o risolvere problemi;
f) Strutturare i processi di sviluppo prodotto (concept del prodotto, progettazione, costruzione) e non lasciare che siano frutto del caso o del solito “genio” che deve avere l’idea.

Chi ha un ruolo di responsabilità ha il dovere di creare le condizioni abilitanti al fine di rendere possibile lo sviluppo di nuove idee, l’applicazione del pensiero creativo e quindi creare un vero processo d’innovazione che sia sostenibile e ripetibile nel tempo.

E a proposito del tempo che non c’è mai, soprattutto nelle aziende, mi piace chiudere con una frase di Einstein: “Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”

Potremmo, quindi, immaginare di impiegare bene il tempo che abbiamo per creare valore, per noi, per le nostre persone, per l’azienda, per i clienti e per la comunità.

Immaginatelo e fatelo succedere.

Buona settimana
Massimo

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