Oggi parliamo di noi. Festeggiamo i dieci anni di vita, di lavoro, di esistenza!
Da quell’oramai lontano 2012, quando con Doretta Rebizzi, abbiamo fondato Heiko Xplore, abbiamo costruito il nostro percorso con l’obiettivo di supportare organizzazioni e persone.
Non abbiamo mai pubblicizzato i nostri numeri o quello che abbiamo fatto, forse sbagliando, ma eravamo molto impegnati nel fare e cosi abbiamo un pò trascurato la comunicazione. Provo a rimediare.
Abbiamo incontrato un numero incredibile di persone e organizzazioni nei settori più diversi. E proprio questa diversità ci ha arricchito profondamente.
Ecco i settori dove abbiamo operato: vinicolo, stampa e grafica, assemblaggi meccanici, meccanica di precisione, orafi, settore dentale, assemblaggi elettronici, plastica, automotive, elettrodomestici, servizi alla persona, studio commercialisti, sanità, macchine per la produzione di caffè, settore termotecnico, nutraceutico, food and beverage.
Dalla produzione, alle vendite, al marketing, alla progettazione, allo sviluppo prodotto, alla strategia di business, tante le aree di intervento.
Sempre rispettando la massima riservatezza dei nostri clienti non abbiamo quasi mai pubblicato il lavoro fatto, ne abbiamo trattato qualche volta all’interno dei nostri eventi open.
Abbiamo sviluppato il formato del ‘Boot Camp’ per un apprendimento operativo, concreto e molto pratico basato sul ‘learning by doing’, e abbiamo progettato training innovativi – gli Innovation-Lab, così avanti che qualche volta siamo stati in difficoltà nel comunicarli e nel farli comprendere perché uscivano dal conosciuto per entrare in ambiti veramente nuovi.
Abbiamo tenuto i nostri Lead Talk, eventi a partecipazione gratuita, per diffondere una nuova cultura d’impresa e l’innovazione invitando ospiti di livello.
Abbiamo prodotto tre spettacoli teatrali con un format che, come nel caso dei Boot Camp, vanta alcuni tentativi di imitazione, da usare all’interno delle nostre attività di training o in azienda.
Siamo e vogliamo rimanere un piccolo team composto da noi e da alcuni collaboratori esterni che condividono la nostra stessa visione e i nostri valori: Silvia Elena Montagnini, attrice e autrice e Marco Giaimo, il nostro videomaker di Linea G.
Abbiamo collaborato, fin dal 2013, con Bob Emiliani – Leadership and Business Enigmatologist – prolifico e originale autore di un numero incredibile di libri e con il quale ho avuto l’onore e il piace di scrivere un libro sulla strategia e che abbiamo portato più volte in Italia.
E mi piace qui ricordare Roberto Grandis, psicologo e fondatore di Empatheia, scomparso recentemente, un maestro, una grande e bella persona che mi ha insegnato molto e che mi mancherà tantissimo e con il quale abbiamo sempre condiviso l’importanza delle persone e del ben-essere psicologico in azienda.
Insomma centinaia e centinaia di workshop e infine tre libri, uno come co-autore e diverse centinaia di post.
Un’attività costante, sempre in prima linea a supporto e aiuto dei nostri amici/clienti e delle loro persone.
Nel nostro sito abbiamo voluto inserire una frase di Walt Disney che rappresenta la nostra idea di azienda moderna che guarda al futuro e non rimane ancorata ai modelli superati del passato.:
“We keep moving forward, opening new doors and doing new things, because we’re curious and curiosity keeps leading us down new paths.”
E la frase che chiude sempre i nostri post: “design a better world”.
Idee, valori e passioni che ci hanno guidato fino a qui e dai quali ripartire per guardare avanti.
Ecco la nostra storia in breve.
Oggi, soprattutto a parole meno nei fatti purtroppo, vi è una maggiore consapevolezza del valore e dell’importanza del coinvolgimento e delle persone e ci piace pensare di aver dato un piccolo ma concreto contributo a questa evoluzione che prima di tutto è culturale.
A proposito di business scrivevo qualche tempo fa su LinkedIn:
“MEDIOCRITA’ e la Legge di Sturgeon.
“Abbiamo tutti osservato in cielo il volo di stormi di uccelli. In maniera apparentemente guidata, disegnano spesso delle bellissime coreografie, e si fa fatica ad immaginare che non esista un coordinamento, un leader, una “intelligenza superiore” che coordini queste evoluzioni.
(…) La “combinazione” di tre semplici comportamenti, adottati in isolamento da ciascuno degli uccelli, fa “emergere” un comportamento del “sistema” degli uccelli presi nel loro insieme, che è dovuto esclusivamente alle loro interazioni. Quindi, niente leader, e niente comunicazione tra di loro.”
Molte organizzazioni, leader ed esperti agiscono come uno stormo di uccelli che seguono ‘bellissime coreografie’.
Nello stormo, non riesci a essere diverso dagli altri e quindi ti perdi nella massa o nel rumore di fondo. Detto diversamente: tutti fanno le stesse cose e quindi settori o business si muovono come uccelli in uno stormo dove il singolo (in questo caso l’azienda) non è distinguibile dagli altri ed è facilmente sostituibile perchè indifferenziato. Spesso sul mercato si traduce nella trattativa del tappeto, dove a contare è solo il prezzo.
Nell’ambito degli esperti si assiste al nascere delle mode o dei trend che tirano, stesse idee, stesse proposte, stesse cose.
Tra manager ed esperti che leggono gli stessi libri, partecipano agli stessi convegni, condividono gli stessi link e fanno le stesse visite alle stesse migliori aziende (per guardare ammirati cosa altri hanno fatto ma senza mai applicare nulla o provare a cambiare davvero qualcosa) appare l’effetto stormo che si sposta in massa da un tema/moda o tecnica all’altra senza soluzione di continuità. Una massa indifferenziata ed omogenea, con buona pace di originalità e innovazione e che trova un’esistenza confortevole e facilmente riproducibile ad infinitum, con un copia e incolla che nella sua mediocrità dà un senso di tranquillità perché non mette in discussione lo status quo (effetto anestetizzante).
E questo ci porta alla legge di Sturgeon (per chi volesse approfondire Wikipedia ne da un’eccellente spiegazione): “Il novanta percento di tutto è spazzatura.” Così l’originalità e l’innovazione sono merce rara.
Spesso, nel nostro lavoro, siamo riusciti a costruire percorsi davvero nuovi con clienti che volevano davvero fare cose – o cose nuove – in modo nuovo, in altri casi lo status quo ha preso il sopravvento, generando soluzioni magari nuove ma mai troppo.
Come ben ha detto l’inventore del circo, Phineas T. Barnum, “nessuno ha mai fatto la differenza restando come tutti gli altri.”
E fare la differenza richiede coraggio e immaginazione.”
Ecco noi vogliamo fare la differenza.
Buona settimana.
Design a better world
Massimo