Non ho tempo per andare di fretta. (John Wesley)Gli uomini che non hanno mai tempo sono quelli che fanno pochissimo.
(Georg Lichtenberg).
Una cosa che ho sentito più volte nelle ultime settimane è il problema della mancanza di tempo. Avevo già scritto sull’uso del tempo nelle organizzazioni: “Il Tempo molle e il giusto ritmo” del 28 luglio 2014, ma ritorno volentieri sull’argomento.
Scrivevo allora che:
Il tempo “molle” è l’incapacità di usare bene il proprio tempo e quello degli altri.
Frenesia e immobilismo sono i modi con cui la “mollezza” nella gestione del tempo, si manifesta.
Esiste però anche un uso saggio del tempo: il ritmo.
Il ritmo è quello che può e fa la differenza.
Il ritmo in musica determina la quantità, la sequenza e il momento in cui mettere le note. Una nota sbagliata crea una stonatura, un ritmo sbagliato rende impossibile la sincronizzazione tra i musicisti producendo un caotico insieme di suoni.
Un brano con il giusto ritmo produce armonia. Dal greco ἁρµονία “unione”, “proporzione”, “accordo”. Concordanza tra elementi diversi che provoca piacere e, in senso più specifico, concordanza di suoni o assonanza di voci (Treccani).
La parola giapponese per armonia è WA(和), è un principio fondamentale delle arti giapponesi dove molto tempo e sforzi sono dedicati a fare in modo che tutti gli elementi dell’oggetto – materiale, superficie, decorazioni e cosi via – siano assolutamente armoniosi. Quest’attenzione all’armonia è uno dei secreti del fascino e del successo di molti prodotti commerciali giapponesi odierni e probabilmente ha in qualche modo ispirato anche il lavoro di Steve Jobs e di Jonathan Ive.
Se ci riferiamo alla cultura giapponese troviamo una altro principio interessante: HEISEI(平静) o tranquillità, serenità, calma. L’obiettivo di molte pratiche nelle arti e nello Zen è proprio di cercare e creare tranquillità e armonia. Ancora oggi, molti designer giapponesi ricercano nell’ideazione dei loro prodotti proprio questi due elementi. Nello sviluppo della persona, tranquillità e armonia, implicano una continua auto-disciplina per controllare emozioni e desideri in una ricerca di quello che di fondamentale esiste nella vita.
La natura supporta quanto abbiamo fin qui visto: dal succedersi del ciclo giorno/notte, delle stagioni e dei cicli vitali (nascita, sviluppo, maturità, morte), la natura ha dei ritmi con i quali possiamo trovare un’armonia del vivere e una tranquillità della mente.
Vi è quindi, oltre a quella organizzativa, del business, una dimensione temporale del tutto personale, soggettiva. Abbiamo un nostro ritmo che dovremmo continuamente cercare e affinare. La nostra vita è un succedersi di eventi, di fatti, d’incontri, di attività, di frammenti di conoscenza che, come le note di un brano musicale, dovremmo cercare di mettere insieme in un tutto coerente, armonico, ottenendo così la tranquillità che tanto ci serve per poter ben pensare e ben agire.
Naturalmente siamo esseri umani lontani dalla perfezione, HEISEI e WA potrebbero essere obiettivi verso i quali tendere, una specie di programma di lavoro, nella ricerca della realizzazione del nostro pieno potenziale.
Ne siamo in qualche modo consapevoli quando riflettiamo sull’importanza dell’esercizio fisico o di una dieta equilibrata, ma a fianco di queste due discipline del ben vivere (perché di questo si tratta), dovremmo ricercare anche una MIND FITNESS, cioè una serie di pratiche e di discipline del ben pensare, del ben ragionare, che si affiancano allo sviluppo della nostra personale creatività e che hanno potenti ricadute in tutti gli ambiti della nostra vita, sia personale, che professionale.
Qualche giorno fa ascoltavo in macchina una pubblicità radiofonica che prometteva in tre ore un corso per il raggiungimento della consapevolezza personale e dei propri obiettivi, è assolutamente incredibile come qualcuno possa credere a queste imbecillità. Fanno leva sulla nostra ricerca del risultato senza sforzo, di una disarmonia che molti oggi provano, a costi bassi e soprattutto subito, quasi ci fosse una “app” da scaricare per la felicità. Un qualsiasi giro in una libreria nel settore del self-help dimostra quanto questo sia un mercato che cresce e crescerà, creando il benessere, intanto, solo dei loro… autori (sig!). La ricerca della tranquillità e dell’armonia, richiedono tempo, impegno e fatica e non credete a chi promette miracoli in tre ore.
Abbiamo iniziato dal tempo e siamo finiti a parlare di qualcosa di più profondo e fondamentale, della nostra capacità, come esseri umani, di realizzare il nostro potenziale. Tempo, ritmo, armonia e tranquillità sono tutti tra loro collegati, ma tutto inizia proprio dal tempo, dal ricavare quei momenti indispensabili per pensare, per applicarsi, con disciplina anche allo sviluppo della nostra mente (mind fitness).
Una buona mente, noi l’abbiamo chiamata “a beautiful mind”, inizia proprio prendendosi degli spazi e dei tempi per lavorare sulle proprie capacità che possono essere sviluppate e ampliate.
Distanziarsi e auto-osservare sono due capacità incredibilmente importanti che un leader dovrebbe sfruttare per “pensare a come pensa”, e riuscire così a creare un processo di pensiero auto-correttivo che gli consenta di fare due cose: continuare ad apprendere ed evolvere. (Re-Think! Massimo Torinesi e Federica Grandis)
Pensare a come si pensa (meta-cognizione) non è necessario solo ai leader, ma a tutti, se vogliamo, con buon successo, muoverci in un mondo sempre più caotico, districarci in un sovraccarico di informazioni, messaggi e notizie che rendono tutto molto confuso e incerto.
Per questo “non ho tempo per andare di fretta”, perché andare di fretta mi porta fuori rotta; la fretta è il nostro brano musicale suonato in modo accelerato e quindi confuso e disarmonico. Smettiamola di mentire a noi stessi trincerandoci dietro la comoda scusa della mancanza di tempo: il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando (A.Einstein).
Dobbiamo allora riflettere e decidere bene proprio sul quel “valore”.
Voi occidentali, avete l’ora ma non avete mai il tempo (Gandhi).
Buona settimana
Massimo
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